Come scegliere l’hard disk: la guida completa all’acquisto

L’hard disk giusto è più importante che mai in un mondo digitalizzato come il nostro. Tuttavia, scegliere un nuovo dispositivo di archiviazione può essere difficile. Diversi aspetti influiscono sulle prestazioni del disco rigido, tra cui capacità, durata, affidabilità e velocità. Ecco quali sono i fattori più importanti da considerare quando si acquista un dispositivo di archiviazione e i consigli degli esperti nel recupero dei dati di ItaliaAssistance.

HDD vs. SSD

Innazitutto, ripassiamo la differenza tra dischi rigidi (HDD) e unità a stato solido (SSD).

Un hard disk è un dispositivo di archiviazione elettromeccanico che conserva i dati su piatti magnetici. Gli HDD furono introdotti negli anni ’50 e, attraverso uno sviluppo costante, sono serviti come base per l’archiviazione dei dati per generazioni.Un’unità a stato solido è un dispositivo di archiviazione elettronico che legge e scrive dati su celle flash. Gli SSD sono più diffusi negli ultimi dieci anni, offrendo prestazioni migliori a scapito dello spazio di archiviazione.

Questi dispositivi di archiviazione presentano tecnologie diverse e, di conseguenza, hanno scenari di utilizzo differenti. A seconda del budget e dello spazio di cui si ha bisogno, si può scegliere un dispositivo piuttosto che un altro o addirittura un HDD e un SSD insieme. Il miglior supporto di archiviazione è quello che soddisfa le esigenze specifiche di ognuno.

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Pro e contro di HDD e SSD

Il seguente confronto presenta i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna unità.

Pro degli HDD:

Maggiore capacità di stoccaggio
Costo inferiore per gigabyte
Cicli di programmazione/cancellazione illimitati

Contro degli HDD:

Velocità di trasferimento dati e velocità di lettura e scrittura molto più lente
Più vulnerabile ai guasti meccanici e ai danni fisici dovuti alle parti in movimento
Consumo energetico e livello di rumore più elevati

Pro degli SSD:

Velocità di trasferimento dati e velocità di lettura e scrittura molto più elevate
Meno vulnerabile ai danni fisici a causa della mancanza di parti mobili
Minori consumi energetici e livello di rumore

Contro degli SSD:

Capacità di archiviazione inferiore
Costo più elevato per gigabyte
Cicli di programmazione/cancellazione limitati.

Come visto sopra, hdd ed ssd hanno tecnologie e applicazioni diverse. Sebbene gli SSD stiano diventando sempre più standard, gli HDD si dimostrano ancora molto utili, se non indispensabili.

Gli hard disk infatti, sono ideali per archiviare enormi quantità di dati o situazioni in cui sono richieste operazioni di scrittura continue. Inoltre, i dischi rigidi rappresentano una soluzione di archiviazione più conveniente per utenti o organizzazioni attenti al budget. Queste caratteristiche rendono i dischi rigidi adatti per l’archiviazione nel cloud, i backup locali o i sistemi di sorveglianza.

D’altro canto, le unità a stato solido sono opzioni eccellenti per coloro che cercano di prestazioni migliori. Con gli SSD, i sistemi operativi e le app si caricano più velocemente e i giochi funzionano senza intoppi. Tuttavia, gli SSD si degradano nel tempo e presentano un numero finito di scritture. Una volta esauriti, gli SSD non possono salvare i dati. Ciò li rende inadatti a situazioni che implicano la scrittura continua.

Molti ambienti adottano un approccio ibrido che utilizza HDD e SSD per bilanciare storage e prestazioni su larga scala.

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Conosciamo meglio gli hard disk

Nonostante conservino la maggior parte dei dati del mondo, il pubblico non conosce la scienza che sta dietro agli hard disk. Sebbene l’acquirente tipico non abbia bisogno di conoscere ogni componente o processo elettrico, dovrebbe avere una conoscenza di base dei diversi tipi di hard disk.

Hard disk interno

Un disco rigido interno risiede all’interno di un desktop, laptop, server, o NAS e spesso memorizza un sistema operativo, applicazioni software, file di sistema e altri dati vari. Questi dischi rigidi hanno una connessione diretta alla scheda madre del dispositivo. I produttori non progettano gli HDD interni per essere portatili.

Hard disk esterno

Un disco rigido esterno è un dispositivo di archiviazione portatile. Consistono in una comune unità interna alloggiata in box che, con l’ausilio di un controller ,può essere collegata a un computer tramite un connettore USB, Thunderbolt o eSATA. Gli HDD esterni sono usati normalmente per la creazione di backup o per la manutenzione di librerie multimediali di grandi dimensioni.

Form factor

Il Form factor (fattore di forma) si riferisce alle dimensioni fisiche e agli attributi del disco rigido. I tradizionali dischi rigidi interni ed esterni sono disponibili in tre dimensioni. Le unità con fattore di forma da 3,5 pollici sono le più grandi e pesanti, e sono montate solitamente su desktop, server o NAS. Le unità con fattore di forma da 2,5 pollici sono comunemente installate nei laptop o nelle console. Il form-factor più recente è quello M.2, nato come una evoluzione dello standard mSATA (non molto diffuso) e che strutturalmente è composto da una scheda PCB senza alcun involucro, che è larga 22mm e lunga variabilmente da 42 a 110mm. Nato per gli ultrabook, questo formato ha preso rapidamente piede anche sui desktop.

Oltre al profilo fisico del disco rigido, il fattore di forma comprende anche altre specifiche, come la posizione dei connettori dell’interfaccia host.

Compatibilità

La compatibilità non è limitata al form-factor. Ogni disco rigido ha un’interfaccia fisica attraverso la quale può essere collegato ad una macchina. Le interfacce determinano il modo in cui il disco rigido si connette e comunica con il desktop o laptop. Ciascuna interfaccia ha velocità di trasferimento dati diverse. Le seguenti interfacce rappresentano le opzioni del disco rigido interno ed esterno più comuni. Dobbiamo necessariamente specificare che in alcuni casi, specialmente quelli che riguardano i dischi esterni, esiste un ponte (bridge) tra l’interfaccia che noi utilizziamo direttamente (cioè la porta USB) e l’interfaccia interna del dispositivo. In un comune disco esterno USB, ad esempio, esiste un controller che fa da ponte fra il disco SATA e la porta USB.

SATA: SATA è l’interfaccia più utilizzata per i dischi rigidi desktop. SATA II è un’interfaccia di seconda generazione che trasferisce i dati a 3 Gbps. SATA III è un’interfaccia di terza generazione che funziona a 6 Gbps. Queste velocità di trasferimento sono sufficienti per la maggior parte degli utenti.

NVMe: Questo standard è relativamente recente e rappresenta lo status quo per i dispositivi di archiviazione presenti in laptop e smartphone. I dispositivi NVMe, collegati a interfaccia PCIexpress possono raggiungere velocità teoriche molto alte, a seconda di quante piste PCIe impiegano, dai 32Gbps della versione 3.0 a salire. Possiamo trovare dischi NVMe in form-factor sia M.2 che 2,5 pollici.

USB: USB è un’interfaccia universale compatibile con i dischi interni, ma è più comune per i dischi rigidi esterni. I connettori USB consentono alle unità esterne di collegarsi a vari dispositivi dotati di porte USB. Le interfacce USB abbracciano diverse generazioni. Le generazioni standard sono USB 2.0, USB 3.0 USB 3.1, USB 3.2 e USB 4. La velocità di trasferimento dipende dalla generazione di USB. USB 2.0 trasferisce dati fino a 480 Mbps. USB 3.0 offre velocità di trasferimento fino a 5 Gbps, mentre USB 3.1 può raggiungere 10 Gbps. In futuro, le USB 4 potranno raggiungere i 120 Gbps.

Thunderbolt: Thunderbolt è un’interfaccia ad alta velocità sviluppata da Apple e Intel che spesso è presente su dischi rigidi esterni e altre periferiche formattate per Mac. Sebbene Thunderbolt 3 riutilizzi i connettori USB-C, l’interfaccia può fornire velocità di trasferimento più elevate.

eSATA: eSATA è la controparte esterna di SATA. Questa interfaccia stabilisce una connessione veloce e affidabile per i dischi rigidi esterni.

Ethernet: le interfacce Ethernet sono comuni per i dispositivi NAS (Network-Attached Storage), che consentono la connessione a una rete e la possibilità di accedere o condividere file con altri utenti. Solitamente, all’interno di un dispositivo NAS sono alloggiati dischi rigidi SATA, che vengono gestiti dal sistema in modo automatico.

SAS: sebbene meno comuni di SATA, le interfacce SAS eccellono negli ambienti di storage di classe enterprise che richiedono prestazioni elevate e incredibile affidabilità senza sacrificare la scalabilità.

Questo elenco copre le interfacce più moderne. Esistono alcune interfacce legacy, come IDE per dischi rigidi interni o FireWire per dischi rigidi esterni, ma non sono ampiamente supportate.

Perché un disco rigido interno funzioni, la sua interfaccia deve essere compatibile con la scheda madre del computer. Tuttavia, anche oltre la compatibilità di base, l’interfaccia host del disco rigido influisce sulle velocità di trasferimento del dispositivo e gli utenti che necessitano di uno spazio di archiviazione reattivo dovrebbero considerare queste velocità.

Inoltre, i computer Windows e i Mac utilizzano e supportano filesystem diversi. Microsoft utilizza spesso NTFS o exFAT, mentre Apple opta per APFS o HFS Plus. I sistemi operativi possono richiedere che i dischi rigidi esterni abbiano formati o schemi di partizione specifici, il che rende la compatibilità ancora più essenziale.

Come valutare le prestazioni e l’affidabilità di un hard disk

Quando si acquista un hard disk, le prestazioni e l’affidabilità sono due dei fattori più importanti. Le prestazioni comprendono la capacità di archiviazione e la velocità con cui il dispositivo legge o scrive i dati. L’affidabilità si riferisce alla capacità del disco di registrare e recuperare costantemente i dati senza errori per un periodo prolungato. Questi sono i parametri di prestazioni e affidabilità più importanti:

Capacità di Storage

La capacità indica la quantità di dati che il disco rigido può archiviare, espressa in gigabyte (GB) e terabyte (TB).

A partire dal 2023, alcune capacità comuni sono 256 GB, 512 GB, 1 TB, 2 TB e 4 TB. Tuttavia, i produttori parlano di hard disk fino a 30 TB.
Inoltre, esiste una discrepanza tra la capacità riportata e quella utilizzabile di un disco rigido a causa del modo in cui i produttori misurano lo spazio di archiviazione e del modo in cui i sistemi operativi interpretano lo spazio. Ciò significa che un disco rigido da 1 TB può memorizzare circa 931 GB di dati. Tieni presente questa disparità quando scegli la capacità di archiviazione desiderata. I produttori “vendono” dischi con una capacità indicata in migliaia di bytes, quindi un certo numero moltiplicato per 1000 (multiplo di 10). Quando formattiamo il disco, esso viene suddiviso in blocchi da 1024 bytes (multiplo di 2), quindi la sua capacità visualizzata sarà minore.

Velocità di lettura/scrittura sequenziale e casuale

Le velocità di lettura/scrittura sequenziale e casuale misurano la velocità con cui i dischi rigidi possono accedere e salvare i dati.

La velocità sequenziale calcola il tempo impiegato dal dispositivo per leggere o scrivere un blocco di dati contiguo. Di conseguenza, le velocità di lettura/scrittura sequenziale sono più rilevanti per file di grandi dimensioni, come la creazione di backup o lo streaming di video.

La velocità casuale calcola il tempo impiegato dall’unità per leggere o scrivere dati casuali sparsi sul disco. Le velocità di lettura/scrittura casuali influiscono sul multitasking, come l’avvio di più applicazioni o la gestione di una serie di file più piccoli.
Velocità sequenziali e casuali più elevate migliorano l’esperienza dell’utente.

Velocità di trasferimento dati

Le velocità di trasferimento misurano la velocità con cui i dischi rigidi possono trasmettere dati o ricevere richieste da altri componenti all’interno del computer, inclusa la scheda madre, espresse in megabyte (MB) e gigabyte al secondo.

Le velocità di trasferimento dei dati offrono agli utenti una visione più ampia della capacità di un disco rigido di scambiare informazioni in scenari sequenziali e casuali. Come accennato, interfacce, cavi e adattatori influiscono sulla velocità di trasferimento dati di un disco rigido, ma una trasmissione più rapida garantisce una migliore reattività del sistema.

Giri al minuto (RPM)

I dischi rigidi, avendo dei piatti in movimento, conservano l’informazione dei giri al minuto (RPM). Frequenze di rotazione più elevate avranno tempi di accesso più rapidi e velocità sequenziali più elevate.

La maggior parte degli hard disk ha piatti che girano a 5400 o 7200 giri al minuto. In generale, 5400 RPM saranno sufficienti per gli utenti senza esigenze specifiche, come l’editing di immagini e video ad alta risoluzione o i giochi. Coloro che richiedono tempi di accesso rapidi e velocità sequenziali elevate dovrebbero prendere in considerazione dischi rigidi da 7200 RPM o superiori. Tuttavia, questi dischi rigidi producono più calore e stress meccanico rispetto ai dispositivi con RPM inferiori, il che significa che sono meno affidabili nella maggior parte delle situazioni.
I dischi che funzionano a 7200 RPM e oltre consumano più energia e producono più rumore rispetto ai modelli da 5400 RPM.

Consumo di energia

Gli hard disk hanno requisiti di consumo energetico diversi a seconda del design e delle specifiche del dispositivo. Come accennato, i dischi rigidi con RPM più elevati consumano più energia. Anche gli hard disk multi-attuatore più recenti possono richiedere più potenza durante l’accesso ai dati. D’altro canto, alcuni prodotti presentano stati di basso consumo che consentono di risparmiare energia.

La maggior parte delle persone non noterà il costo di un hard disk che richiede più energia sulla bolletta elettrica. Tuttavia, dare priorità all’efficienza energetica potrebbe essere sensato in ambienti in cui dozzine o centinaia di hard disk funzionano continuamente, come una grande azienda o un data center.

Livello di rumore

Anche se il livello di rumore potrebbe non essere la prima preoccupazione, alcuni dischi rigidi sono più rumorosi di altri.
Il livello di rumore dipende da diversi fattori. Hard disk con RPM più elevati o più attuatori sono più rumorosi. I dischi inoltre producono più rumore durante le operazioni di lettura o scrittura intensive. I produttori spesso separano i livelli di rumore in due categorie: rumore inattivo e rumore di ricerca. I valori di decibel (dB) più bassi rappresentano unità più silenziose.

Azionamenti ben progettati con materiali smorzanti di maggiore qualità possono ridurre i livelli di rumore. Tuttavia, la natura meccanica degli HDD fa sì che tutti i modelli emettano suono. Gli SSD sono una scelta obbligata per avere apparecchi completamente silenziosi.

Tempo medio tra i guasti (MTBF)

Il tempo medio tra i guasti (MTBF) indica il parametro di affidabilità più comune di un hard disk.

L’MTBF stima la durata media del dispositivo fino a quando non incontra un guasto riparabile o terminale, misurata in ore. Tieni presente che le simulazioni MTBF sono stime. Le condizioni del mondo reale influiscono sulla durata effettiva di un disco rigido.

Tempo medio al fallimento (MTTF)

Il tempo medio al guasto (MTTF) è l’altro parametro di affidabilità ampiamente utilizzato per i dischi rigidi.

L’MTTF stima la durata media del dispositivo fino a quando non incontra un guasto del terminale, misurata in ore. Anche qui parliamo di stime.

Numero di terabyte scrivibili (TBW)

Nel caso degli SSD, le loro specifiche sono spesso accompagnate da un parametro chiamato TBW, ovvero (max) Terabytes written, ovvero il numero massimo di terabyte che è possibile scrivere sul dispositivo oltre i quali esso smette di funzionare, o non viene più “garantito come funzionante”.

Caratteristiche di sicurezza

Le funzionalità di sicurezza non sono associati a prestazioni o affidabilità, ma sono comunque considerazioni cruciali quando si acquista un hard disk. La crittografia hardware offre una maggiore sicurezza senza influire in modo significativo sulle prestazioni. L’archiviazione dei dati su unità crittografate può proteggere le informazioni private o personali dall’accesso non autorizzato.

Oltre alla crittografia integrata, i produttori incorporano la protezione tramite password in hard disk specifici. Questa funzionalità richiede all’utente di inserire una password o un PIN prima di accedere ai file. Coloro che acquistano un hdd con protezione tramite password vorranno creare codici numerici o frasi forti e univoci con una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali.

Alcuni modelli hanno una funzione di cancellazione sicura per chi ha una visione a lungo termine della protezione dei dati. La cancellazione sicura sovrascrive il contenuto di un disco rigido, compresi i dati che risiedono nello spazio non allocato, consentendo agli utenti di “pulire” i dispositivi di archiviazione ed evitare di esporre informazioni sensibili.

Anche se per la maggior parte delle persone le funzionalità di sicurezza non superano le prestazioni o l’affidabilità, possono far parte di un criterio completo di valutazione.

Come scegliere l’hard disk giusto

1. Determinare lo scenario di utilizzo

Innanzitutto, gli acquirenti devono sapere come utilizzeranno il disco rigido. Ciò potrebbe significare analizzare i modelli di utilizzo precedenti, identificare le attività che l’hard disk deve eseguire regolarmente o fare entrambe le cose. Determinare lo scenario di utilizzo può aiutare a orientare l’acquisto dell’HDD ideale.

Coloro che hanno bisogno di creare backup o archiviare file di grandi dimensioni dovrebbero scegliere un hard disk di grande capacità. Coloro che costruiscono modelli 3D, modificano immagini ad alta risoluzione, trasmettono video ad alta definizione o giocano a giochi impegnativi dovrebbero prendere in considerazione dischi rigidi con velocità di lettura/scrittura sequenziale più elevate, velocità di trasferimento dati più rapide e rivoluzioni al minuto più elevate. Coloro che gestiscono una libreria di file più piccoli o che eseguono multitasking tra diverse applicazioni dovrebbero esaminare gli hard disk con velocità di lettura/scrittura casuale più elevate.

2. Stabilire un budget

Prima di passare ai problemi di prestazioni e affidabilità, gli acquirenti dovrebbero impostare una fascia di prezzo, se necessario. L’ordinamento per costo consente agli acquirenti di restringere l’elenco delle opzioni e concentrarsi sulle metriche di prestazioni e affidabilità che contano per loro.

Un budget non copre solo il prezzo di acquisto del disco. Altre considerazioni sul budget includono possibili costi di sostituzione, efficienza energetica, accessori necessari e software di migrazione dei dati.

3. Considerare le opportunità di risparmio sui costi

Gli acquirenti hanno diverse opportunità di risparmio sui costi quando cercano dischi rigidi. Alcuni produttori e rivenditori online vendono hard disk ricondizionati. Un hard disk ricondizionato che soddisfa i requisiti di capacità e prestazioni può essere più economico di un nuovo modello con specifiche identiche.

4. Cercare produttori affidabili

Si consiglia di rivolgersi a un produttore rispettabile (Western Digital, Seagate, Toshiba, HGST, Samsung, etc.). Questi produttori hanno una storia di utilizzo dei migliori materiali nella produzione, di mantenimento di rigorosi standard di qualità, di rilascio di aggiornamenti firmware stabili e di fornitura di un migliore supporto ai clienti.

Inoltre, le unità fuori produzione o di altra marca potrebbero presentare problemi di compatibilità con l’hardware o il software più diffusi e garanzie più limitate rispetto ai produttori tradizionali.

5. Leggere le recensioni dei prodotti

Leggere le recensioni dei prodotti da parte di addetti ai lavori del settore può fornire maggiori informazioni sulle prestazioni in scenari reali. Le prestazioni e l’affidabilità possono differire dai test condotti in ambienti controllati. Le recensioni spesso spiegano quali attività può eseguire l’hard disk e confrontano il prodotto con modelli simili, il che può servire da introduzione a potenziali alternative. Il confronto può rivelare i valori migliori, ma bisogne anche affidarsi a fonti credibili.

6. Consultare le garanzie

Le garanzie possono fornire una buona idea di come i produttori si sentono riguardo alla longevità del loro prodotto. La maggior parte dei principali produttori, come Western Digital e Seagate, offrono garanzie da 2 a 5 anni per i prodotti di consumo, inclusi desktop, laptop e dischi rigidi esterni. I dischi rigidi pro in genere hanno garanzie da 3 a 5 anni.

Inoltre è bene valutare i dettagli per la riparazione e la sostituzione. Alcuni singoli componenti, come i controller, sono coperti in caso di guasto. La maggior parte delle garanzie non includono i servizi di recupero dati. Tuttavia, alcune aziende offrono un’assicurazione per il recupero dei dati.

Strategie per tenere i propri dati al sicuro

Non dimenticare il tuo hard disk dopo averne acquistato e installato uno. Come tutti i dispositivi di archiviazione, il guasto è inevitabile ed essere preparati può alleviare lo stress e risparmiare tempo quando si verifica.

La maggior parte degli esperti suggerisce di seguire la regola 3-2-1: archiviare tre copie di dati su due dispositivi con un backup tenuto fuori sede.

Creare una pianificazione di backup regolare o automatizzare il processo è il metodo migliore per prevenire la perdita di dati.

Quando non basta, rivolgiti ai professionisti del recupero dati

Sfortunatamente, la perdita di dati può comunque verificarsi, anche dopo aver seguito i suggerimenti contenuti in questa guida all’acquisto e aver implementato una strategia di backup.

In quel caso, la cosa migliore è rivolgersi ad un laboratorio specializzato nel recupero dei dati come il nostro: se il tuo hard disk smette di funzionare e vuoi recuperare i dati in esso contenuto, non affidarti a soluzioni fai-da-te come istallare nuovo software, ma affidati a specialisti del data recovery.

Noi di Italia Assistance effettuiamo interventi di recupero dati su HDD, SSD, smartphone, memory card e altri dispositivi di storage, con i prezzi più competitivi del mercato.

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