La pianificazione del ripristino di dati in caso di emergenza è una delle parti principali della business continuity nel mondo digitale. La capacità di badare sia alla produttività del personale che all’efficienza dei sistemi è fondamentale. Pertanto, dovrebbero essere sviluppate strategie di recupero in modo che i sistemi possano essere ripristinati in tempo per soddisfare le esigenze dell’azienda.
Disaster recovery e business continuity possono prevedere passaggi complessi che richiedono metodi unici e una conoscenza approfondita degli aspetti operativi di varie applicazioni e data-set. È importante considerare che esistono molte interdipendenze tra server e database che devono essere ripristinati nella sequenza corretta.
Al fine di recuperare i dati critici e riportare i sistemi online nel giusto ordine, le aziende dovrebbero prevedere il tempo necessario per registrare e automatizzare il processo di recupero in una serie di passaggi. Avendo a disposizione un processo che eseguito correttamente è in grado di ripristinare la situazione in caso di disastro, anche se le persone che gestiscono le applicazioni non sono al momento disponibili, un’organizzazione può essere certa di aver creato un approccio intelligente ed efficiente al recupero.
In passato, il ripristino di emergenza richiedeva un investimento importante nell’infrastruttura fisica. Le imprese dovevano bilanciare il rischio di non essere pronte in caso di necessità con i costi e il livello di recupero che potevano permettersi. Di conseguenza, molti manager percepiscono ancora il tradizionale ripristino di emergenza come un investimento costoso, accessibile solo alle organizzazioni con budget elevati.
Spesso si tende a pensare che le occasioni che necessitano di Disaster recovery siano rare. Uno recente studio pubblicato dal Center for Research on the Epidemiology of Disasters mostra che le catastrofi naturali sono aumentate del 233% dal 1980. Non considerando il fatto che il tasso di calamità è in aumento, una vasta gamma di altri eventi può mettere a rischio la continuità aziendale, tra cui la corruzione dei dati, errori dei software, errore umano, etc.
Anche con un piano di risanamento messo in atto per le catastrofi, molte aziende tendono a non considerare ogni aspetto fino a quando non accade.
Un rapporto del 2017 di Forrester affermava che solo l’1% delle aziende del campione effettua i propri backup su base giornaliera. Il rapporto ha rilevato che solo il 12, il 19 e il 27 percento delle società ha eseguito una revisione dei propri sistemi di recupero su base settimanale, mensile e trimestrale, rispettivamente. Quasi una su cinque ha riconosciuto di non testare affatto i propri piani di disaster recovery. Il sondaggio ha rilevato che tra gli intervistati che affermano che la perdita di dati è una delle maggiori preoccupazioni, più di 1 su 3 ha dichiarato di non aver quantificato il costo di un’ora di downtime per la propria attività.
Il modo più affidabile per assicurare che un’azienda sia subito attiva e funzionante rapidamente in caso di perdita di dati e ridurre al minimo il rischio di un impatto finanziario devastante è integrare un piano di ripristino di emergenza con un fornitore affidabile di servizi di recupero dati.
Alcuni amministratori IT ricorrono ai produttori di computer o dispositivi di archiviazione ritenendo siano i più qualificati per recuperare i dati dai propri dispositivi. Tuttavia, il supporto tecnico dei produttori si concentra sul ripristino del funzionamento dell’hardware il più rapidamente possibile e nella maggior parte dei casi supporrà che un’azienda abbia un backup disponibile, almeno per i dati importanti.
Sebbene il fornitore conosca bene il proprio hardware, in genere i tecnici con i quali possiamo interagire non sono esperti in corruzione dei dati e non conoscono metodi specializzati di recupero dei dati. Per il ripristino di sistemi RAID complessi, ad esempio, il processo può dipendere da competenze specifiche oltre alla conoscenza minuziosa dell’hardware di archiviazione.
Sfortunatamente, l’infrastruttura di backup e la pianificazione non sono a prova di errore e possono essere influenzate dalla perdita di dati allo stesso modo degli attuali sistemi di archiviazione. Inoltre, molti backup non vengono eseguiti al volo, il che significa che una parte dei dati importanti potrebbe non essere stata salvata nella finestra in cui si è verificato l’errore. Questa parte delle informazioni può essere fondamentale per l’azienda stessa, per non parlare della conformità dei dati e l’aderenza alle normative.
Con un numero sempre maggiore di imprese che passano a sistemi di backup virtuali, è più che mai importante controllare spesso l’integrità dei dati aziendali poiché i contratti di virtualizzazione spesso non si assumono alcuna responsabilità per la cancellazione, la corruzione, la distruzione o la perdita di dati. Pertanto, è fondamentale per i responsabili IT essere proattivi con i servizi di recupero dati nei loro piani di emergenza.
La perdita di dati è un problema potenzialmente devastante che può colpire qualsiasi azienda e questo rende le strategie di Data Recovery un’area critica da non trascurare.
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